1. Essere una donna e una cantante

Nella società maghrebina la vocazione musicale, sia per gli uomini che per le donne, viene spesso vissuta come trasgressiva, ma mentre il titolo di "cantante" o "maestro" evoca rispetto e viene apprezzato dai profani, il suo corrispettivo femminile è connotato da ostracismo sociale ed evoca un'esistenza infernale, anche per chi apprezza il talento di quelle donne che lo portano.

E' nella parte occidentale dell'Algeria che l'intero universo del Raï e delle sheikhat [esecutrici degli stili musicali tradizionali] di Orano e della regione a sud di Orano si impone. Benché oggetto di anatema e associato ad una bassa condizione sociale e alla depravazione da coloro che non sono di Orano, il Raï delle donne è parte integrante della cultura popolare del posto, ed è indissociabile da specifici rituali sociali. Esso esiste da quasi mezzo secolo, nel corso del quale aspetti tradizionali particolari hanno ricevuto attenzione grazie al successo nazionale e internazionale di alcuni cheb e di alcune chebbat [titoli dati rispettivamente ai cantanti di Raï maschi e femmine] del Raï "elettrico".

Origine del Raï


Il cantante badawi (beduino) Chikh Djilali Aïn Tedelès (a destra) con i suoi musicisti (1987)

Il badawi (beduino):
Chikh Madani, Ya hbabi (Voi, amici miei) (wav file: 194 kb)
Chikh Hamada, Ya lehmam (Tu, colombo) (wav file: 246 kb)
Lo stile del Raï beduino (maschile):
Chikh Bahim, Sidi lhakem (Vostro Onore) (wav file: 255 kb)
Lo stile di Raï beduino (femminile):
Chikha Rimitti, Aara lmrasem (Brutti posti) (wav file: 263 kb)

Avanti | Pagina principale