2. Religione e genere

 

Uno dei problemi da considerare in questa discussione è quanto la religione e gli eventi musicali religiosi contribuiscano a modellare i ruoli di genere e/o a fornire uno spazio per la loro espressione. Dal momento che le convinzioni religiose sono estremamente importanti nella formazione di una particolare idea di femminilità e mascolinità, si dovrebbe tener conto della loro influenza come elemento di differenziazione tra i paesi mediterranei, dove si sono originate e si sono sviluppate fianco a fianco le tre grandi religioni monoteiste. Il giudaismo, l'islam e il cristianesimo cattolico e ortodosso hanni tratti comuni, credono in un dio di genere maschile, condividono una visione patriarcale della società e pongono il potere religioso nelle mani degli uomini. Ovviamente ci sono anche profonde differenze fra loro, e sappiamo che il conflitto religioso - che si accompagna anche a visioni divergenti dei ruoli di genere (Davis 1993: 94) - è stato uno dei più importanti fattori della storia del Mediterraneo e costituisce un problema del tutto attuale, in particolare a causa della rinascita dell'integralismo islamico (cfr. l'articolo di Karin van Nieuwkerk in questo numero di M&A) e di altre forme di intolleranza religiosa. Dal punto di vista storico, uno degli elementi più importanti nella configurazione del Mediterraneo fu l'antagonismo tra cristianesimo e islam, dovuto al fatto che entrambe le religioni hanno tradizionalmente mirato ad espandere le rispettive sfere d'influenza. Le lotte fra Mori e Cristiani sono ancora rappresentate nel teatro popolare spagnolo e italiano (cfr. ad esempio Magrini 1992). 

2_mori.jpg (27180 byte) La Morisma, una forma aragonese di teatro popolare religioso: la danza della lotta fra Mori e Cristiani (Spagna).

D'altro canto, le comunità zingare e della diaspora ebraica, trovandosi a dover convivere per lungo tempo con il cristianesimo o l'islam, sono ricorse alla religione o come mezzo per consolidare la propria identità, o come strumento di mediazione con i loro vicini. Va da sé che in questa complessa situazione (che sta diventando sempre più complessa a causa della crescente mobilità delle popolazioni all'interno del Mediterraneo) le diverse idee relative al genere hanno svolto - e svolgono ancora oggi - un ruolo importante nel mantenere l'identità culturale delle diverse comunità religiose. Occorre ricordare tuttavia che le varie religioni del Mediterraneo non sono equamente distribuite né ugualmente influenti all'interno dei rispettivi territori e che esse non condizionano ovunque allo stesso modo l'opinione pubblica in materia di genere. E' inoltre importante distinguere tra le idee che sono sostenute e promosse dalle autorità religiose e quelle proprie della religiosità popolare - quelle più attentamente studiate dagli antropologi. Nell'Europa mediterranea cristiana è facile osservare che esiste spesso una notevole diversità fra religione ufficiale e religione popolare, e che l'autorità religiosa tende a guardare con scetticismo quelle pratiche religiose popolari che sono il risultato di sincretismi culturali con religioni precristiane. Tuttavia, queste pratiche rituali-religiose sono spesso il campo privilegiato di azione per le donne e saranno quindi prese in esame in questo articolo, per quanto riguarda il mondo cristiano mediterraneo, nel tentativo di individuare il loro ruolo nella costruzione e nella rappresentazione della femminilità. 

 
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