5. Dietro al palcoscenico

La "messa in scena" del repertorio delle B'net Houariyat in forma di concerto-spettacolo, presentato ad un pubblico di spettatori appartenenti a differenti contesti culturali, ha richiesto degli adattamenti rispetto al modo in cui questo stesso repertorio viene eseguito nella situazione d'origine, quella della festa che ha luogo nell'ambito della famiglia marocchina.

Dal punto di vista dell'organizzazione dello spazio scenico, l'assetto abituale - con le donne sedute a terra a formare un circolo richiuso su se stesso - è stato leggermente, ma significativamente modificato, in modo da formare un semicerchio aperto verso il pubblico, al quale viene rivolto il gioco gestuale delle cantanti-percussioniste; la presenza di monitor-spia sul palco aiuta a mantenere la sincronizzazione, garantita nel contesto locale dallo stretto contatto fisico e visivo offerto dalla posizione in circolo.

The B'net Houariyat on stage  (mov file: 559 kb, 5 sec - Complete mov file 1800 kb, 18 sec)

I tempi della festa, del ricevimento danzante intervallato dal servizio dei rinfreschi e dalle pause concesse alla conversazione, sono stati ovviamente compressi e adattati alle esigenze di "spettacolarizzazione". Il concerto, della durata complessiva di circa un'ora e mezza, presenta nella prima parte brani eseguiti in stile houari e hamada, con un andamento progressivamente in crescendo: nei momenti più caldi le musiciste si alzano a turno per danzare, spingendosi fino al proscenio per coinvolgere il pubblico nel gioco di ritmo e movimento. Al culmine di questa prima parte le B'net Houariyat si alzano e si dispongono in linea davanti al pubblico per suonare il repertorio più "moderno", in stile cha`abi: la posizione in piedi permette a tutte e cinque le donne di eseguire movimenti di danza sul posto, mentre a turno una delle tre danzatrici soliste si esibisce al centro della scena.

La struttura complessiva del concerto-spettacolo, codificata nei tempi e nell'organizzazione dello spazio, rimane però aperta per quel che riguarda i modi e i tempi delle esibizioni individuali: la durata e i movimenti della danza solista dipendono dall'ispirazione momentanea dell'interprete (che "improvvisa" su un'ampia gamma di repertori coreutici tradizionali) e dalla risposta del pubblico. La struttura aperta mette le esecutrici a loro agio e consente di mantenere l'atmosfera di spontaneità della festa.

L'immediatezza del gioco del dare e ricevere che si istaura tra le donne sulla scena e il pubblico - e il sentimento di festa condivisa che ne deriva - sono gli elementi che raccordano la "spettacolarizzazione" con il contesto d'origine e che garantiscono il successo dell'operazione di "de-contestualizzazione/ri-contestualizzazione". Infatti nel contesto locale il momento della festa è l'occasione per porre temporaneamente fine all'esclusione della donna e alla repressione del corpo femminile, esibito senza alcuna vergogna anche da donne in età avanzata o in evidente sovrappeso. Danzare nel corso di una festa significa offrire la propria danza ad un'amica, a una parente, alla sua famiglia e a tutti i presenti: un'offerta che vivacizza l'ambiente e porta la gioia. Uno dei modi di chiamare i gruppi di `abat, di "donne che giocano", è aounniyat, "le donne che danno una mano", un'espressione che traduce questo senso di partecipazione al divertimento collettivo familiare attraverso l'offerta della danza e l'effervescenza fisica.

Questa attitudine delle donne del Marocco a ribaltare - nei momenti di festa come nelle pratiche rituali - la condizione di segregazione e di repressione del loro corpo attraverso la musica e la danza, permette di comprendere da dove provenga la capacità di "tenere la scena", l'apparente disinvoltura di fronte a un pubblico "straniero", la flessibilità nel rapportarsi ai differenti contesti mostrate dalle B'net Houariyat, nonostante siano semi-professioniste illetterate di estrazione popolare, e tutto sommato abbastanza conservatrici nelle loro abitudini (4).

Un altro punto di forza delle B'net Houariyat risiede nelle dinamiche interne al gruppo - riflesse nella distribuzione del canto e nei ruoli sulla scena - che sono di tipo egualitario, basate su rapporti interpersonali di tipo orizzontale, non gerarchici e verticistici come quelli degli uomini.

Sentimento di solidarietà femminile e gioia di vivere, che si esprime nel desiderio di divertirsi e di far divertire, sono le ragioni del successo delle B'net Houariyat e della loro capacità di istaurare un rapporto immediato con il pubblico.


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